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Arredare con il contract, si! Ma di che tipo?

L’edizione 2018 del salone del mobile si è appena conclusa con tantissime novità e oltre 2000 espositori che hanno presentano progetti capaci di intrecciare design, tecnologia, flessibilità e sostenibilità.

Un’edizione incredibile capace di raccogliere oltre 300mila visitatori provenienti da 165 Paesi diversi e giunti a Milano per visionare le ultime tendenze nel mondo dell’arredamento e non solo.

Si tratta di una vetrina internazionale che mette sotto i riflettori nuovi prodotti e nuovi listini pronti ad arredare ambienti in tutto il mondo.

Ma in che modo?

Sempre più spesso le aziende utilizzano la parola “contract”.

Ma cosa si intende per tale definizione?

Va, innanzitutto, premesso che la parola contractor è stata utilizzata spesso negli ultimi anni per indentificare qualsiasi organizzazione in grado di fornire un lotto di fornitura che comprende più elementi.

MA NON E COSI’!

Con il termine contract, nell’ambito dell’arredo, ci si riferisce a due differenti sistemi commerciali.

  1. Il primo riguarda le grandi forniture di mobili destinate a grandi sviluppi immobiliari, pubblici o privati.
  2. Il secondo interessa, invece, le cosiddette forniture “chiavi in mano” in cui l’azienda di arredo agisce essa stessa da contractor e realizza interamente il progetto per conto del cliente, dai rivestimenti agli arredi, dalle finiture agli impianti. A sua volta questa categoria può differenziarsi in “general” o “interior” contractor.
    Questa seconda tipologia è completamente differente dalla prima sia per organizzazione che per modo di lavorare.

Fare contract significa abbandonare il ruolo di produttore per diventare un’azienda di servizi complessi.

È estremamente difficile definire quando sia necessario il contract essendo gli ambiti, le location, le dimensioni economiche e gli attori coinvolti molteplici. Anche dal punto di vista operativo i processi che caratterizzano il contract non trovano facile generalizzazione poiché si svolgono, di volta in volta, con modalità diverse.

Bisogna quindi prestare attenzione a quale tipologia si fa riferimento perché molte aziende a volte non distinguono i due sistemi proponendo soluzioni chiavi in mano attraverso la sola fornitura di elementi a listino.

Per gestire un progetto chiavi in mano serve chi ti guida e che può portarti fino al traguardo evitando problemi e rispettando i tempi, gestione ben più complessa della semplice fornitura di arredi.

Ogni anno, alla chiusura del Salone del Mobile, le discussioni vertono sempre sui soliti punti: che avete visto di bello? Che ne pensate dello stand di questa o quell’azienda? La realtà è che, nonostante l’evento catturi l’attenzione di tutti, il mercato continua a non distinguere in maniera chiara i servizi oltre al prodotto stesso.

Vuoi sapere quali sono i veri vantaggi di utilizzare un general contractor?

Leggi: Chi é veramente il general contractor?

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